ANDREA BONVENTRE

Space Traveller

“Cugi non ho voglia di andare a casa, andiamo a Bangkok?”

….

“Secondo te dove può arrivare una 500?”

Due Cugini, una Fiat 500 del 1965, 26930 km da Torino a Tokyo.

14 Paesi attraversati, raccolti e donati 20000 euro alla Fondazione Forma dell’ospedale pediatrico Regina Margherita.

SINOSSI

Due cugini, una Fiat 500 del 1965, il viaggio da Torino a Tokyo. Luca compra una Fiat 500 del 1965 tramite un amico. Bisogna andare a prenderla in Sardegna e riportarla tra le colline che abbracciano Torino. Si organizza con suo fratello e invita suo cugino Andrea a seguirlo in un viaggio che darà forma a un sogno che entrambi non sapevano ancora nominare. Era il secondo dei loro settembre. Esattamente un anno prima un incidente si portò via Valentina, compagna di vita di Luca, poco dopo aver compiuto trent’anni. Un tir che sbanda mentre andava a lavoro, era educatrice in un asilo nido. Vivere diventa imperativo, sognare è la reazione agli eventi. “Cugi non ho voglia di andare a casa andiamo fino a Bangkok”, una frase detta scherzando li porta molto più in là, fino alle ultime terre raggiungibili a est. Il tutto a bordo di Tarti, il nome con cui fu battezzata la piccola utilitaria. 26930 chilometri come dichiarazione d’amore verso la vita, un progetto con i bambini come dedica a una ragazza scomparsa troppo presto. “Andremo negli ospedali pediatrici e chiederemo ai bambini di disegnare i loro sogni”. Si forma una fitta rete di sogni disegnati che unisce quattordici paesi, raccolti negli ospedali, negli orfanotrofi, nelle scuole. BeRevolution è un romanzo autobiografico diviso in tre parti, come un tentativo a rispondere a tre domande: da dove è nata l’onda che ci ha spinti fino a Tokyo? Cosa è successo durante il viaggio? Cosa succede dopo? Scritto in prima persona seguendo “il taccuino luminoso delle fotografie, gli appunti del pigro”, BeRevolution è un’avventura sotto cieli stellati, ha il volto dei nomadi e dei consoli che ci ospitarono, ha l’imponenza delle megalopoli asiatiche e la pace dei più remoti villaggi rurali. Un viaggio che rompe gli argini di quel che comunemente si può definire esperienza e diventa sola andata, una maniera d’intendere la vita. E’ una testimonianza del mondo che abbiamo incontrato quando dentro di noi è nata l’urgenza di una rivoluzione.

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